I contenuti psichici del bambino, che
non ha ancora acquisito sufficienti capacità di linguaggio e
specialmente di auto-riflessione, possono essere esplorati tramite
disegni o altro materiale grafico: da decenni è consolidato
l'uso clinico di test proiettivi per bambini,
quali il Blacky Pictures Test (di G.S. Blum) e il Patte-Noire Test (di
L.Corman), dove ci sono disegni di cagnolini o maialini, con i quali il
bambino tende ad identificarsi.
Le tavole di questi due test sono
state disegnate per studiare le fasi (orale, anale, ecc.) ed i
complessi dello sviluppo
psico-sessuale del bambino, secondo quanto ipotizzato da Freud e oggi
non più totalmente condiviso.
Infatti, nonostante le profonde
divergenze tra i modelli teorici, la psicoanalisi
delle relazioni oggettuali, prima, e la teoria dell'attaccamento, dopo,
hanno entrambe contribuito a rivolgere maggiore attenzione agli aspetti
reali della relazione genitore-bambino ed a come il
bambino vive e si rappresenta mentalmente (per lo più in
modo non cosciente) questa relazione.
La teoria freudiana classica delle fasi
psicosessuali appare quindi
poco esaustiva e così i test proiettivi (Blacky e
Patte-Noire) strutturati sul suo modello.
Nelle comuni situazioni cliniche,
per i bambini da 5 a 14 anni
o più, risulta molto utile e di facile uso
il S.A.T. (Separation Anxiety Test) in
commercio (nella versione italiana, curata dalla prof.ssa Grazia
Attili,
del test originariamente proposto da Klagsbrun e Bowlby) a
pochi euro (Attili, UNICOPLI Milano, 2001).
Questo test, ampiamente validato,
prevede la somministrazione
di 6 tavole, ciascuna con una vignetta
che rappresenta una situazioni stressante di separazione, e, in base
alle risposte verbali fornite, consente di
classificare il tipo di attaccamento del minore.
Sebbene nella versione originale del SAT, di Klagsbrun e Bowlby, il padre compariva in 5 tavole (di cui in tre da solo) della serie B-boys per i bambini e in 4 tavole (di cui in 1 da solo) della serie G-girls per le bambine, nella versione italiana messa a punto dalla prof.ssa Attili, il padre è presente (in entrambe le serie) solo in 2 tavole (e sempre insieme alla madre, mai da solo).
Infatti, nell'edizione italiana, l'attenzione è stata rivolta prevalentemente al rapporto madre-bambino "nell'ipotesi, suffragata dai risultati di molte ricerche (Main, Kaplan, Cassidy, 1985, per esempio) che è questo genitore la figura d'attaccamento principale, e che è la relazione con essa quella che più contribuisce alla formazione degli IWM dell'attaccamento".
Ma alcuni studi sui bambini evidenziano come
i bambini possano avere modalità ben diverse di attaccamento ai due
genitori, specialmente quando
questi hanno configurazioni di personalità marcatamente
distinte.
Alcuni autori (Grossmann
et al., 1999) includono nel sistema
motivazionale dell'attaccamento anche
l’attività di
esplorazione oltre alla protezione assicurata dalla figura di
riferimento; ma ne il S.A.T. ne altri test esplorano aree,
come l'autonomia esplorativa e la protezione da parte delle figure di
riferimento, che pure hanno un'estrema importanza nella genesi delle
rappresentazioni mentali del bambino, relative a se stesso e alle
figure genitoriali.
Abbiamo pensato quindi di costruire un test per studiare, a
fini clinici,
le rappresentazioni mentali del bambino sia sul versante
della protezione (come il bambino la avverte da parte della
figura
di attaccamento) sia quello relativo alla sua propensione
all'esplorazione, ritenendo che in questo modo si possano ottenere
più elementi su cui basare una valutazione delle condizioni
mentali del soggetto.
Inoltre si è pensato di strutturare il Coffy Test con una duplice serie di tavole,
dove vengono rappresentati prima un genitore poi l'altro, in modo da studiare le relazioni del
bambino (distintamente) con i due genitori.
Il test, che dal cagnolino raffigurato nelle
tavole ha preso il nome di "Coffy Test", è stato registrato
ed ora necessita di un più
largo uso al fine di convalidarlo; non essendoci
finalità accademiche o commerciali, si
è pensato di invitare i professionisti interessati a
partecipare ad uno
studio collaborativo sul Coffy Test.