La costruzione del test
L'esigenza di un nuovo test proiettivo deriva dalla consapevolezza dei limiti,
per l'assenza di
validazione statistico-scientifica e per la vetustà delle teorie di riferimento,
delle tecniche proiettive più in uso in campo infantile.
Il Coffy Test è nato in un ambito clinico, quello dei servizi di neuropsichiatria infantile, dove, con
risorse sempre più limitate, si affrontano problematiche complesse e sempre più varie.
Un contesto quindi dove difficilmente si può focalizzare l'attenzione solo su
una singola problematica clinica o su una ristretta fascia d'età.
Al contrario, l'esigenza è quella di strumenti di facile uso, che non richiedano
attrezzature o setting particolari, utilizzabili in un ampio ventaglio di
situazioni cliniche e, principalmente, ben accette dagli assistiti.
Si è rinunciato per questo a video-registrazioni e si è costruito un test che
richiede solo "carta e penna" e pochi minuti per la somministrazione.
Dopo più versioni e ripetuti studi pilota, il test è stato messo a punto
e registrato alla SIAE.
Presentazioni
Il Coffy Test è stato presentato a psicologi e neuropsichiatri infantili:
il 30 marzo 2010 alla ASL FR - SMREE (Frosinone),
il 24 maggio 2010 e il 9 febbraio 2011 alla ASL Rm A - SMREE (Roma),
il 7 e il 28 marzo 2014 in videoconferenze a Poznan (Polonia),
il 19 luglio 2014 alla SPAD - Scuola di Psicoterapia dell'Adolescenza e dell'Età Giovanile (Roma),
il 4 luglio 2015 presso il Centro di Riabilitazione "L'Incontro" a Teano (Caserta).
il 9 e 10 maggio 2017 presso l'Università "Casimiro il Grande" di Bydgoszcz (Polonia).
Il campione di riferimento
Con l'adesione di medici e psicologi interessati, si
è svolta una prima fase di ricerca tesa a validare
statisticamente il Coffy Test.
Per questo, nel corso del 2011, il Coffy Test è stato somministrato a 140 alunni di
6 classi (dalla prima elementare alla prima media) per costituire il campione di
riferimento; su questo campione sono stati effettuati i
calcoli statistici ed è stata anche verificata l'affidabilità del test in
codifiche effettuate indipendentemente da due operatori.
I primi risultati sono stati esposti a Roma il 17 febbraio 2012:
16° Congresso Società Italiana di Psicopatologia - SOPSI
Lorenza Leonardi e Maurizio Cardi
Presentazione di un nuovo test sul monitoraggio delle emozioni in età
scolare: il “Coffy Test”

Il lavoro completo, che descrive compiutamente il campione di riferimento e le
prime analisi sul test (inclusa la riproducibilità dei risultati ripetendo il
test a distanza di un anno), dal titolo
"Le rappresentazioni mentali delle figure di attaccamento in un
nuovo test proiettivo per bambini: il Coffy Test" di Maurizio Cardi,
Lorenza Leonardi, Claudia D'Amico, Stefania Battista è stato pubblicato sulla rivista "Psichiatria dell'infanzia e
dell'adolescenza", vol.79 numero 2, maggio-agosto 2012, pag 447-456.
I primi campioni clinici
Una seconda fase di ricerca sulla validità clinica del test, è iniziata con uno studio che
ha confrontato il campione di riferimento con un gruppo di 30 ragazzi con
disturbi esternalizzanti (disturbi della condotta,
oppositivi-provocatori, aggressività e impulsività); la differenza tra i
risultati dei due gruppi è risultata statisticamente significativa.
Lo studio è stato presentato a Roma il 15
novembre 2012:
5° incontro di "Psicoterapia, Psicofarmacoterapia, Trattamenti integrati"
Lorenza Leonardi, Maurizio Cardi
Disturbi esternalizzanti in età evolutiva e Coffy Test
Un altro studio è stato svolto confrontando il campione di riferimento con un gruppo
di 50 ragazzi con disturbi internalizzanti
(ansia, fobia, ecc.): anche i questi risultati
sono risultati statisticamente significativi e sono stati presentati in un poster il 30
agosto 2013 a Pavia alla 6
a IAC - International Attachment Conference:
The Coffy Test: a pilot study on mental representations in school aged
children with internalizing disorders
Maurizio Cardi, *Simona Di Folco, *prof. Giulio Cesare Zavattini
*Department of Dynamic and Clinical Psychology, University of Rome “Sapienza"
Coffy test e adverse life events in childhood
Studi epidemiologici hanno dimostrato l’importanza patogenetica degli eventi
avversi occorsi nell’infanzia (ACE); abbiamo voluto studiare la
compromissione del funzionamento mentale già in età evolutiva, prima
dell’evidenziarsi della sintomatologia in età adulta.
Per questo abbiamo somministrato il Coffy Test a 40 ragazzi, condotti a consultazione
neuropsichiatrica a seguito di tali eventi ed abbiamo confrontato i loro risultati
con quelli del campione di riferimento costituito da 160 soggetti.
La differenza dei punteggi dei due gruppi è risultata statisticamente
significativa (p>0.0001).

Lo studio è stato presentato al
23° Congresso europeo di Psichiatria
Vienna, 28-31 marzo 2015
"The Coffy test in the assessment of mental representations of children
underwent to adverse life events"
da Viviana Guerriero, Benedetta De Luca,
Maurizio Cardi, Simona Di Folco e Giulio Cesare Zavattini.
Tesi Universitarie
Il Coffy Test è stato anche oggetto di alcuni lavori universitari:
Luana Salerno
Attaccamento e Psicopatologia
Tesi del Master di Secondo Livello
Seconda Università degli Studi di Napoli, 2010
Michela Rossetti
La regolazione delle emozioni in età scolare:
un contributo di ricerca utilizzando il Coffy Test
Tesi di Laurea Magistrale in Psicologia
Università degli Studi di Roma "Sapienza", 2014
Teresa Naccari
Il Coffy Test: uno studio pilota sulla valutazione delle rappresentazioni mentali nella seconda infanzia
Tesi di Laurea Magistrale in Psicologia
Università degli Studi di Roma "Sapienza", 2015
Il manuale
Il manuale del Coffy Test è pubblicato da
Edizioni Magi
per questo è chiusa ogni ulteriore adesione al Coffy Test Group (in Italia).